Ragioni per lodare Dio

Questo documento è stato presentato alla chiesa il 4 marzo 2019. Si tratta di un testo volto a favorire un senso d’appartenenza su un piano più fenomenologico.

  1. Celebro Dio perché la nostra chiesa è il risultato della sua scelta misericordiosa che ha salvato e redento dei peccatori fuori dal patto per condurli nel regno della sua meravigliosa luce.
  2. Celebro Dio perché la nostra chiesa è impegnata non solo nei confronti di Dio, ma anche nei confronti della comunità che lui ha voluto, realizzato e raccolto grazie all’opera efficace dello Spirito Santo.
  3. Celebro Dio perché la nostra chiesa è fiera di fare parte di una storia che ha avuto in tutti i tempi i suoi testimoni e i suoi martiri e che passando attraverso i Risvegli, la Riforma, i tempi apostolici, può sentirsi parte dei figli d’Abramo.
  4. Celebro Dio perché la nostra chiesa si trova anche in una strada intestata a Pietro Martire Vermigli (1499-1562) ed è pertanto impegnata a valorizzare tutti coloro che nel corso del tempo hanno speso la propria vita per la maggior gloria di Dio.
  5. Celebro Dio perché la nostra chiesa ogni anno si mobilita per la “Domenica della memoria”, un appuntamento istituzionale dell’Alleanza evangelica italiana per ricordare testimoni e martiri per la fede del passato.
  6. Celebro Dio perché la nostra chiesa cerca di fare i conti con la storia presente rielaborando tutto il proprio vissuto davanti a Lui nella comunità e cercando d’interagire con quanto avviene quotidianamente nel mondo anziché ignorarlo o squalificarlo.
  7. Celebro Dio perché la nostra chiesa cerca di focalizzare la propria vita e le proprie scelte su Dio, sia che si tratti dell’adorazione, dello studio, della devozione, dell’evangelizzazione o della testimonianza.
  8. Celebro Dio perché la nostra chiesa è segnata dal timore di Dio avendo il senso della Sua maestà e rimane inquieta nel cercarLo e dipendere da Lui.
  9. Celebro Dio perché la nostra chiesa si ritrova in locali funzionali a una visione del mondo in cui la predicazione della Parola di Dio è centrale e tutto il resto dipende da essa.
  10. Celebro Dio perché la nostra chiesa attribuisce grande importanza alla predicazione fedele della Parola di Dio ed è impegnata non solo nel favorirla, ma anche nel prolungarla e applicarla.
  11. Celebro Dio perché la nostra chiesa pratica gli ordinamenti del Signore, il battesimo e la cena in quanto segni esprimenti l’opera dello Spirito Santo.Ne consegue che la presenza della grazia ne è la causa e il rito l’effetto.
  12. Celebro Dio perché la nostra chiesa pratica il battesimo per immersione come atto di testimonianza, di fede e impegno e la cena del Signore come espressione di ricordo, ubbidienza e speranza di coloro che sono stati salvati.
  13. Celebro Dio perché la nostra chiesa è impegnata nel donare anche delle risorse economiche e ogni credente vi contribuisce liberamente, liberalmente e gioiosamente.
  14. Celebro Dio perché la nostra chiesa vive il proprio culto in accordo con la semplicità del sacerdozio universale dei credenti per cui ciascuno di questi ultimi può esprimersi in spirito e verità.
  15. Celebro Dio perché la nostra chiesa incoraggia la partecipazione di ciascuno nell’esercizio dei propri doni secondo il potenziale concesso da Dio stesso nei diversi ministeri per l’utile comune, affinché ciascuno sia edificato e Dio onorato.
  16. Celebro Dio perché la nostra chiesa vive la propria vita in uno spirito di rendicontazione per cui è spontaneo segnalare l’eventuale assenza a qualcuna delle varie attività.
  17. Celebro Dio perché la nostra chiesa si sente solidale nella preghiera e nella comunione quando un membro soffre o quando gioisce.
  18. Celebro Dio perché la nostra chiesa eleva col cuore i vari canti a Dio dando rilievo ai loro contenuti rafforzando così la verità che apprende dalla Parola di Dio.
  19. Celebro Dio perché la nostra chiesa unisce canti tradizionali e canti moderni, sia nella lode che nelle altre attività.
  20. Celebro Dio perché la nostra chiesa è impegnata a vivere tutta insieme le varie attività di culto tenendo conto della presenza delle varie età delle persone.
  21. Celebro Dio perché la nostra chiesa mostra una reale aspettativa per la Parola predicata ed è impegnata a prolungarne le conseguenze nella vita quotidiana.
  22. Celebro Dio perché la nostra chiesa è impegnata nel coltivare una vera devozione attraverso una vita di preghiera che si manifesta nel sostegno reciproco come pure nella partecipazione alla vita dei vari gruppi di preghiera.
  23. Celebro Dio perché la nostra chiesa è un luogo di edificazione, d’incoraggiamento, di formazione in un mondo che tende piuttosto a discriminare, giudicare, avvilire e distruggere.
  24. Celebro Dio perché la nostra chiesa cerca di vivere relazioni gli uni con gli altri in modo semplice e significativo perché consapevole d’essere stati chiamati da Dio stesso e apre quindi anche la propria abitazione a tale interazione.
  25. Celebro Dio perché la nostra chiesa aspira a relazioni amicali in grado di favorire la crescita come singoli e come popolo di Dio.
  26. Celebro Dio perché la nostra chiesa non è solo impegnata per un mondo interiore e spirituale, ma anche per il regno di Dio nella sua più vasta accezione per cui l’obiettivo va al di là d’una sola chiesa e mira a un mandato più ampio.
  27. Celebro Dio perché la nostra chiesa incoraggia la crescita multivocazionale di ciascuno prescindendo da una gerarchia predefinita ma rapportando ogni impegno a Dio stesso.
  28. Celebro Dio perché la nostra chiesa crede che non vi sia aspetto della vita sociale, culturale, politica, economica, educativa, vocazionale, artistica e ludica che sfugga al diritto di Dio.
  29. Celebro Dio perché la nostra chiesa è consapevole d’essere impegnata in un combattimento spirituale contro i principati e le potenze, ma sa anche che Gesù Cristo ha ogni potere in cielo e sulla terra.
  30. Celebro Dio perché la nostra chiesa insegna la libertà da idoli quali la superstizione, il liberalismo, il legalismo, il moralismo e il formalismo e incoraggia piuttosto ciò che è reale in Lui.
  31. Celebro Dio perché la nostra chiesa è un luogo d’inclusione sociale per cui la diversità di ceto sociale, formazione culturale, età, nazionalità e razze sono una manifestazione della policromia del popolo di Dio e non elementi di discriminazione.
  32. Celebro Dio perché la nostra chiesa è un luogo di promozione culturale per cui lo studio della Sacra Scrittura concorre a far sentire ciascuno parte di un disegno straordinariamente ricco e significativo.
  33. Celebro Dio perché la nostra chiesa non è solo impegnata per compiere il mandato di Dio nella sua interezza, ma aspetta “la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio”.
  34. Celebro Dio perché la nostra chiesa vede uomini e donne impegnati a servire senza cercare il proprio interesse.
  35. Celebro Dio perché la nostra chiesa ha famiglie che desiderano essere presenti in quanto tali nelle varie attività anche se questo può richiedere scelte impegnative per le diverse età presenti.
  36. Celebro Dio perché la nostra chiesa rifugge ogni provincialismo confessionale e, proporzionatamente all’accordo dottrinale è impegnata nel cercare occasioni di comunione con tutti i santi ad abbracciare l’amore di Dio.
  37. Celebro Dio perché la nostra chiesa vede ogni credente impegnato nella ricerca della volontà di Dio per la propria vita e a ricercare il consiglio e l’accompagnamento dei ministeri esistenti.
  38. Celebro Dio perché la nostra chiesa svolge diverse attività comunitarie: culto, studio biblico, preghiera, evangelizzazione, assistenza, ma impegna ogni credente per la lettura della Scrittura, la preghiera, l’evangelizzazione e la solidarietà.
  39. Celebro Dio perché la nostra chiesa non si sente arrivata alla perfezione e continua nell’intercessione affinché i pastori, i diaconi e ciascuno cresca nella conoscenza di Dio e porti alta la Parola della vita.
  40. Celebro Dio perché la nostra chiesa riflette una molteplicità di nazionalità che anticipa la grande assemblea festante che si ritroverà un giorno nella presenza di Dio stesso.