Culto 17 maggio 2020

Presidenza: Florin

CI INCONTRIAMO NELLA SUA PRESENZA

Lettura biblica: Salmi 76,4-12

4 Tremendo sei tu, o Potente, quando ritorni dalle montagne della preda.
5 I valorosi sono stati spogliati,
han dormito il loro ultimo sonno,
tutti gli uomini prodi sono stati ridotti all'impotenza.
6 Alla tua minaccia, o Dio di Giacobbe,
carri e cavalli sono stati presi da torpore.
7 Tu, tu sei tremendo;
e chi può resistere davanti a te quando esplode la tua ira?
8 Dal cielo facesti udire la tua sentenza;
la terra ebbe paura e tacque,
9 quando Dio si alzò per giudicare,
per salvare tutti gl'infelici della terra. [Pausa]
10 Anche il furore degli uomini ritornerà a tua lode;
ti cingerai degli ultimi avanzi dei loro furori.
11 Fate voti al SIGNORE, al Dio vostro,
e adempiteli;
tutti quelli che gli stanno attorno portino doni al Tremendo.
12 Egli stronca lo spirito dei potenti,
egli è tremendo per i re della terra.

Ciò che è evidente in questo tempo anomalo è la coalizione istituzionale tra la classe politica, la classe tecnico-scientifica con le sue task force e le forze dell’ordine del nostro paese. L’obiettivo finale appare non tanto quello di tornare alla desiderata normalità ma di normalizzare le regole imposte dall’alto. A questa “sinergia” di ambiti si aggiunge una moltitudine di persone che condividono pienamente le misure prese per la cosiddetta sicurezza pubblica e individuale. Chi esce dal “decoro” imposto è visto come nemico da emarginare. Il distanziamento sociale e la mascherina sono elevati al rango di simboli della sottomissione. In tutto ciò giocano un ruolo determinante i mass media che da sempre hanno il potere di manipolare le persone. Siamo dominati dalla falsità e dall'ingiustizia in una società priva oramai della sua capacità di reagire. Come siamo arrivati fino a qui? La risposta è una sola: a causa del rifiuto di Dio.

Il popolo di Dio, la Sua chiesa ha delle alternative in tempi come questi. Il salmo citato ci offre delle piste che ci possono orientare:

1. Dio combatte per il Suo popolo

Il salmo ci descrive il quadro di una battaglia che vede come protagonista il Signore stesso che combatte per il Suo popolo. Le guerre condotte dagli eserciti della terra lasciano dietro molta sofferenza e distruzione che sono ingiuste. Al contrario la sofferenza descritta in questo brano, che è riferita ai valorosi spogliati dalla loro dignità, ridotti all’impotenza (v. 5), alla minaccia di Dio (v. 6), all’esplosione della Sua ira (v. 7), alla Sua sentenza che manda la terra nella paura e nel silenzio (v. 8), al Suo giudizio e alla Sua salvezza (v. 9), al totale trionfo sui Suoi nemici (v. 10) è completamente giusta a causa del potere assoluto e della giustizia di Colui che combatte questa guerra. Questa battaglia è in perfetta continuità con tutte le battaglie combattute dal Signore in favore del Suo popolo nel corso della storia (Es 15,1-18; Dt 20; Ac 3,8-15; Is 59,16-18; Ez 38-39; Zc 12,1-9; 14,3-5) e ci proietta nel futuro verso la battaglia finale (Ap 19,11-21) dove Colui che è chiamato Fedele e Veritiero trionferà su tutti i Suoi nemici.

Al giorno d’oggi l’idea di un Dio guerriero appare minacciosa perché eccessivamente violenta. E quasi in reazione a suddetta repulsione ci sforziamo di adattare la persona del Signore Gesù alle nostre egoistiche necessità associandolo ad un uomo buono, umile, gentile ma anche docile e schizzinoso, dalle mani delicate. Sicuramente questo tipo di Gesù non può conquistare le anime di coloro che quotidianamente vivono sotto gli attacchi del nemico. Dimentichiamo invece che la Sua veste è tinta di sangue dei Suoi nemici (Ap 19,13), che sono schiacciati nel tino della Sua ira (Ap 19,15; Is 63,2-3). Come Suo popolo leghiamo la nostra speranza non tanto ad un dio docile o ad un Gesù carino, ma al Guerriero d’Israele che in mezzo ai pantani della vita lotta con noi, e molte volte, senza di noi.

2. Il popolo adora il suo Dio guerriero

Siamo rassicurati dalla presenza del Signore in mezzo alle battaglie che ognuno di noi sta combattendo. Lui non ci abbandona, lasciandoci nelle nostre fragilità e sulle nostre strade sviate, ma ci accoglie, ci invita alla Sua presenza e ci rende partecipi della Sua vittoria. Noi siamo vittoriosi in Lui: il Signore lo dimostra apertamente rivolgendo lo sguardo di tutta l’umanità alla croce, lì dove l’Agnello di Dio ha riportato questa risonante vittoria sui nemici del Suo popolo (Gv 12,31; Col 2,15; Ap 5,9-10; 12,10-11). Stiamo parlando dello stesso Dio che stronca lo spirito dei potenti, lo stesso Dio che è tremendo per i re della terra (v. 12).

Il conforto della Sua presenza non annulla l’attività dei Suoi servi, ma ispira la loro adorazione. Infatti il popolo è incoraggiato a fare voti al Signore ed adempierli, di portare doni al Tremendo. La verità della Sua sovranità, se considerata correttamente, non inibisce ma esorta la risposta dell’uomo (v. 11). Non abbiamo paura dunque di fare i nostri voti e di adempierli, di fare delle promesse solenni e di compierle, di portare ogni dono davanti al Re dei re; perché così facendo noi imitiamo il nostro Guerriero che combatte a nostro favore. Il nostro Dio Potente non muta, ma rimane Fedele alle Sue promesse fatte al Suo popolo e Veritiero alla Sua opera di salvezza perché giudica e combatte con giustizia.

CELEBRIAMO LA SUA GRANDEZZA
  • Canto: "Cammina con me" (n. 699)
  • Preghiera: liberamente sulla scia dell’introduzione
  • Canto: "Non temere (Isaia 43)" (n. 766)
  • Tempo libero di preghiere e testimonianze
ASCOLTIAMO LA SUA PAROLA
  • Canto: "La presenza tua, Signore" (n. 344)
  • Predicazione: "La gloria si è allontanata! E' con Dio che si fanno i conti" (1 Samuele 4,1-22) (Pastore Leonardo De Chirico)

    https://youtu.be/0qPFUWDSc8A

  • Canto: "E le nazioni" (n. 657)
RISPONDIAMO ALLA SUA CHIAMATA
  • Offerta: per chi lo desidera è possibile mettere da parte l’offerta per quando sarà possibile incontrarsi nei locali
  • Comunicazioni: Abbiamo pregato per una piena ripresa della nostra vita comunitaria e ora possiamo pensare ad una ripresa con il culto di domenica 24 maggio. Il culto avrà luogo alle 10.30, ma è preferibile arrivare con un po' d'anticipo per permetterci d’interpretare utilmente alcune norme dovute alla situazione attuale.
  • Benedizione: che la grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti noi.